Ti voglio così
Ti voglio così
- spettinato - vertigine di sussulti da mordere lenta quando la bocca implora la tua pelle e la dolcezza incombe - senza fretta - per distillare miele nei pendii ubriachi tra mani e fiato Ti sgrano come rosario di attese e adagi - tra vetri e inarcamenti - e ti sazio nell’ora che si scioglie in attimo e gocciola peccati - sottovoce - con profumo di buio e pazzia che mordono i confini a sorsi caldi Misuri la penombra - occhi di febbre - mentre ti sciogli e graffi con vocali esauste l’ultima piega della notte e mi sospendi nella tua stretta vana - naufrago - tra un silenzio e un nome |