Benvenuta, alraC!
Mi perdo tra i fili di cotone che vestono le unghie -sanguina il bianco- nel tuo fiato sento ma non vedo -alraC, dove sei? - e piovono dodici grappoli dodici libri di Prévert dodici bicchieri d'acqua dodici rosari da sgranare nella mia bocca atea E' mezzanotte -Carla, tu vaneggi...- -shut up! - /si svegliano i rintocchi degli accenti/ /canta l'endecasillabo a Morfeo/ ballano i minuti in baby doll e saltano con la guepiere di sillabe -Guarda, piove rosso! - e quel rosso incide incide incide incide incide di parole Nel sonno mi ritrovo -alraC- e srotolo il mio nome ma il nome ormai è polvere nel tuo bicchiere vuoto |